lunedì 13 agosto 2012

una torre alta alta alta altissima

Il portatile adagiato sul grembo e una luce fioca che mi consente di intarvedere i tasti, un silenzio rotto solo dai sussurri del vento tiepido, con lo scirocco che lo protegge dalle memorie invernali; il mare scivola lento sotto il mio sguardo come un pesce inerme. Hanno occupato un antico rudere ( forse è un vero castello... mi informerò, ma poi) i miei compagni di viaggio, ma senza forzare nessuna serratura, poi l'hanno ripulito, ridipinto con colori tenui: molto azzurro , bianco e qualche pennellata di pallido ocra che al mattino pare bianco. E' la casa di una contessa che ha voluto metterla a disposizione dei migliori nemici. ( così dice, per giustificare un principio di altruismo e non perdere l'allure della finta stronza ). Stasera si ballerà forse felici come ieri, poi a letto e attenti ad accarezzarsi (le scottature bruciano ancora ).

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